p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1
p1

STRADE DELLA ROMA PAPALE

Via dei Filippini (R. VI – Parione) (da piazza dell’Orologio a piazza della Chiesa Nuova)

Dal convento dei religiosi dell’Istituto dell’Oratorio di S. Filippo Neri, chiamati appunto Filippini.

San Filippo traslocò, nel 1588, alla Chiesa Nuova dopo aver abitato 32 anni nella casa di S. Girolamo della Carità (vedi Via Monserrato - Regola),  e vi morì nel 1595.
Ma la camera, dove spirò, si è persa. Infatti: “Il 28 maggio 1620” arsero 4 stanze al paro (piano), et una fra esse fu la camera ove morse (morì) il beato Filippo et in essa abbrugiorno (bruciarono) tutte le reliquie di quello, cioè il letto, le vesti, i paramenti da messa ed altre, che non poterno salvar niente”.

Non avendo i Filippini “abitazione sufficiente, per essere cresciuti essi di numero sì dei Padri, come dei Fratelli, che aumentarono a 130 soggetti, essendo vicino alle case loro un piccolo monastero detto di Sant'Elisabetta a Pozzo Bianco [1], lo comprarono per munificenza del cardinale Cesi che ha fatto sborsare 5000 scudi et quelle monache andarono a stare a Montecavallo” e nel 1588 i Filippini, “avuta licenza di fabbricare verso Monte Giordano, iniziarono quei lavori che portarono nel 1629 anche all'abbattimento di Santa Cecilia de Turre Campi completando così il grande blocco del monastero".

____________________

[1] )            Una cisterna, prossima ad un palazzo di Urbano Fieschi conte di Lavagna, protonotario di Sisto IV (1471-1484), dette il nome alla località (oggi Via della Chiesa Nuova) ed a una chiesuola con annesso monastero di Clarisse, detta Santa Elisabetta a Pozzo Bianco, che non è riportata da nessuna cartografia perché doveva trattarsi di una cappella annessa ad un convento medievale di Clarisse. Dal Cardinale Vicario (cardinale Jacopo Savelli) il posto fu messo in vendita ed acquistato dal Cardinale Cesi che lo donò al vivente San Filippo Neri per la casa della sua Congregazione.

_DSC0021

Via_dei_Filippini

Via dei Filippini

Blutop